Recentemente la regione Piemonte ha imposto che per le nuove costruzioni e/o ristrutturazioni l’uso di sole caldaie a condensazione , in un ottica di risparmio energetico e di abbattimento delle sostanze inquinanti liberate in atmosfera , tale obbligo è ampliato anche a tutte le sostituzioni di vecchi impianti pertanto si può dire che non è più possibile installare caldaie non a condensazione, l’unica condizione derogabile è la sostituzione di una caldaia a camera aperta con canna comune condominiale , solo ed esclusivamente in questo caso è possibile montare una caldaia di tipo a “camera aperta”. In questa ottica “ecologista” esiste anche una normativa in relazione alla riqualificazione energetica degli edifici, che nel caso venga installata una caldaia a condensazione, fa si che la spesa inerente a tale intervento sia fiscalmente detraibile.
Tale normativa consente di applicare l’IVA agevolata al 10 % su tutta la manodopera e anche parzialmente sullo stesso importo sui materiali forniti. A titolo di puro esempio se la caldaia costa 2.000 euro e la manodopera è di 500 euro , quest’ultima cifra sconterà una aliquota del 10 %, mentre per la caldaia 500 euro godranno dell’iva agevolata al 10% mentre i restanti 1.500 sconteranno la normale aliquota del 21 %. Per una spesa totale di 2.915 euro con una detrazione totale pari a 1.603 euro in dieci anni.
È doveroso ricordare che la legge per la suddetta detrazione impone anche l’installazione di valvole termostatiche per il controllo della temperatura da installarsi su ogni termosifone presente nell’ abitazione ,il cui costo è quantificabile in circa 50-60 euro cadauna, l’adozione di tale accessorio permette un risparmio energetico quantificabile in circa il 10 %.
Un'altra accortezza per l’installazione di una caldaia a condensazione , riguarda la canna fumaria di espulsione dei fumi della combustione , i quali in certe condizioni possono diventare leggermente acidi , compromettendo la tenuta di una canna di scarico fumi in acciaio o alluminio in quanto con il tempo potrebbero innescare fenomeni di corrosione. Alla luce di quanto la normativa prevede la sostituzione o l’ “incamiciamento” della canna con una in materiale idoneo (PVC).